Figure Nere
Vasi etruschi figure nere
Tecnica:
La tecnica a figure nere prevedeva la pittura delle figure su un vaso di argilla non ancora cotto, usando un impasto di acqua e argilla arricchita di ossidi di ferro.
Le figure assumevano un colore nero lucido dopo la cottura.
I dettagli venivano incisi con uno strumento appuntito, facendo emergere il colore chiaro dell’argilla sottostante.
Altri colori, come il rosso e il bianco, venivano usati per dettagli e ornamenti.
Caratteristiche:
Le figure sono spesso statiche e bidimensionali.
I dettagli anatomici sono poco curati.
Le scene raffigurate possono essere mitologiche, storiche o di vita quotidiana.
Spesso sono presenti iscrizioni che identificano le figure o le scene rappresentate.
Sviluppo:
La tecnica a figure nere si sviluppò in Grecia nel VII secolo a.C.
Corinto fu uno dei centri di produzione più importanti.
Ad Atene la tecnica raggiunse il suo apogeo nel VI secolo a.C. con artisti come Exekias e Sophilos.
La produzione di vasi a figure nere declinò nel V secolo a.C., soppiantata dalla tecnica a figure rosse.
Esempi:
Anfora di Exekias con Dioniso e il corteo nuziale (Museo Nazionale Archeologico di Atene)
Kylix di Sophilos con la caccia al cinghiale calidonio (Museo del Louvre, Parigi)
Oinochoe etrusca con il ratto di Elena (Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia)
Confronto con i vasi etruschi:
I vasi etruschi a figure nere sono spesso imitazioni di quelli greci.
Tuttavia, presentano anche caratteristiche originali, come l’uso di una gamma più ampia di colori e la raffigurazione di scene di vita quotidiana etrusca.
La produzione di vasi etruschi a figure nere continuò fino al IV secolo a.C.